tradimenti
Il Male Minore
di meridiana90
19.05.2020 |
15.945 |
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"Per questo, seppur con molto dolore, pagai questa signora di origini sudamericane, sulla cinquantina inoltrata, come me, per sedurre ed eventualmente..."
Basato sulla storia di una mia ex amica intima. Ricostruzione.Mario mi tradiva. Come facevo a saperlo? Perchè pagavo una tipa per scoparselo.
Un uomo veramente fedele non tradisce, anche se tentato. Per questo, seppur con molto dolore, pagai questa signora di origini sudamericane, sulla cinquantina inoltrata, come me, per sedurre ed eventualmente scoparsi Mario, mio marito. Perchè? Perchè mi arrivavano già voci che durante i suoi lavori edili, in giro, per clienti, non disdegnava i pagamenti in natura di diverse casalinghe, annoiate, "rovinafamiglie", magari pronte ad aspettarlo belle "fradicie", agghindate da zoccole, con grembiulini ed autoreggenti. Magari se ne sarà sbattuta qualcuna anche davanti agli occhi del marito, qualche cornuto come lui... ora...
Angela, 56 anni, non so di che nazionalità, sola, donna dalle forme generose, divorziata diverse volte, non era una puttana, si divertiva e basta e da single quale era non ne aveva vergogna. La contattai io, grazie ad una mia amica intima che abitava nel suo stesso condominio e la conosceva bene. Era una che a detta della mia amica Michela si godeva la vita a 360 gradi. Feste, disco, ragazzi giovanissimi e sesso di gruppo, alla sua età non la spaventavano affatto.
Fú quindi Angela il catalizzatore di tutte le situazioni inverosimili che accaddero da quel giorno in poi. Al vedersi sganciare una cinquantina di eurini, mi diede conferma dell'infedeltà di mio marito, lasciando accesa la sua webcam in cucina.
Mario era lì che preparava la colla per un piano in truciolato. Vederlo lavorare mi fece addirittura tenerezza. Poi mentre muoveva gli attrezzi per attaccare, Angela sbucò dalla destra dell'inquadratura in pigiamone. Parlarono diversi minuti, poi lei si avvicinò facendo finta di guardarlo lavorare si abbassò dietro di lui premendogli le poppe sul culo e gli tirò fuori il pisello, vidi poco altro, giusto per essere sicura non l'avesse respinta.. poi staccai.
Delle altre volte mi bastava la parola, avevo già visto abbastanza.
Lasciai fare per settimane, mesi, poi ricevetti conferma da Angela di altre due visite e si sà, diciamo che sospettare è un conto ma sapere fa male. Abbiamo due figlie femmine e per non farle soffrire tacqui. Non contemplavo il divorzio, da noi al sud non è che si tradisce di meno, è che ci teniamo di più all'immagine pubblica della famiglia così magari si tende di più a separarsi in casa. Io mi scocciai parecchio della cosa e così tutto prese una brutta piega proprio a causa di Angela.
Mi suggerì di fare altrettanto. Li per lì staccai il telefono dandogli della pazza, mai avrei fatto una cosa simile. Poi pensai al male minore, alla fine ero già cornuta, "occhio per occhio, dente per dente".
Mi diressi a casa sua un giovedì, alle nove del mattino, in bus, vestita normale. Sopra, jeans maglietta e sandali bassi, sotto, slip e reggiseno da casalinga disperata. Mi ero giusto fatta una lunga doccia per essere ben pulita e data una pettinata alla ben e meglio, poco trucco, quasi niente, che tanto gli anni non si coprono mica con fondotinta e rossetto. Sotto casa sua, l'unica cosa che mi mise a disagio fù vedere la macchina di Michela, per il resto venni accolta con disinvoltura ed allegria. La "cubana"(si diceva ma non lo so), era una tizia abbastanza solare che rompeva le palle ai vicini con musica ad alto volume dalla mattina alla sera. Mi misi a mio agio e verso le undici, il misfatto. Arrivarono due tipi sulla quarantina, mulatti, due amici originari del paese di Angela... Uno pienotto, l'altro molto in forma... Io ero inibita come una statua, non sapevo che dire, come salutarli, nè come comportarmi, nè tantomeno immaginavo con chi avrei avuto il rapporto... nè se tantomeno alla fine avrei avuto mai il coraggio. Ed invece Angela aveva progettato tutto per bene. Un ora dopo io stavo seduta sul divano, nuda stralunata e confusa con la fica che mi "batteva", Angela davanti a me che si faceva chiavare alla pecorina, in malo modo da Alvaro, il belloccio, mentre io guardavo Jago col grosso pisello in mano che se la menava osservandomi... la verità é che io ero appena stata trapanata per bene appunto dallo stallone mulatto palestrato e mai, dico mai mi sarei sognata di ritrovarmi da santarella bigotta "casa, chiesa cucina e marito" a prendere due puledri sudamericani in una volta sola. Jago mi guardò, ed alzatosi si piazzò davanti a me lasciandomi il suo arnese ciondolare davanti alla faccia, io molto molto impacciata, pensai che avevo già "tradito" e quindi mi bastava... ma non so con quale forza, glielo presi in bocca tenendolo con una mano come fosse un animaletto. Facevo ridere. Il colmo é che forse nella mia vita avevo fatto un bocchino a Mario una volta, come dicevo, forse... Jago si godeva il mio imbarazzo tenendomi dolcemente per la testa, aveva capito ero "inesperta"... il problema è che inspiegabilmente mi ritrovai davanti anche l'altro e pensai "ma come!?!?", insomma, io che forse oltre a quello di Mario ne avevo toccato un altro forse quando ancora andavo a scuola, stavo leccando due piselli in una volta.... Volevo lasciare perdere, cominciavo a sentirmi in colpa, poi guardai il tavolo della cucina, dove vidi Mario in Webcam chiavarsi il culone di Angela e pensai al "male minore", piuttosto mi facevo stantuffare per bene da quei due gran bei ragazzi, garantendo la serenità delle mie ragazze... Finii su quel tavolo, come per vendetta... ero alla pecorina a pancia sul tavolo a prenderli a turno prima uno, poi l'altro, senza preservativo, cinque minuti alla volta e si davano il cambio. Chiesi ad Angela che si godeva lo spettacolo già "venuta" diverse volte, di accendere la webcam e chiamare Mario che doveva essere tornato a casa. Angela rise e chiamò mio marito... che all'invito, corse ad accendere il PC, avviando Skype, dalla quale rispose Angela, per trovare incredulo uno spettacolo alla quale mai avrebbe giurato di assistere... Alvaro me lo teneva in bocca smorzando il mio ansimare, visto che Jago mi faceva godere chiavandomi alla grande, affondandomi la sua verga fin dove mai quel cornuto di mio marito fosse mai arrivato.... Mario così, guardava il seme di Alvaro colarmi prepotente dalle labbra mentre mi schizzava in gola, guardava con gli occhi sgranati, segandosi davanti al PC, compiaciuto, mentre Jago mi sborrava copioso sulla schiena e straeccitatissimo, da casa nostra, sognava di potermi guardar farlo anche dal vivo...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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